Casella di testo:

2013 - 2014

VITA DIOCESANA

Anno dedicato all’”apertura verso il mondo” (Il campo è il mondo — lettera pastorale del Vescovo Angelo Scola).

TEMA DELL’ANNO

 

Quest’anno tre messaggi ci colpiscono e si intrecciano tra loro: il Papa esorta a “uscire e andare nelle periferie”, l’Arcivescovo Angelo indica con forza che “il campo è il mondo”, il nostro slogan recita: ”Quelli che troverete, chiamateli”.

Sono tre sottolineature in profonda sintonia che ci spingono nella stessa direzione.

Veniamo provocati a riscoprire le ragioni del nostro essere soci di AC: vivere l’Azione Cattolica oggi, significa contribuire da laici, con un profondo senso ecclesiale, a manifestare l’attenzione delle comunità locali agli ambiti di vita quotidiana delle persone.

dalla Lettera della Presidenza Diocesana ai soci, 17 settembre 2013

Quelli che troverete chiamateli
Manifesto anno 2013 2014Silvia Landra Presidente dell'Azione Cattolica Ambrosiana

E’ l’anno del rinnovo delle responsabilità associative e della XV assemblea ordinaria.

 

La nuova presidente diocesana è Silvia Landra.

 

Il nuovo presidente nazionale è  Matteo Truffelli

foto Matteo Truffelli1Casella di testo: 16 gennaio 2014 - Incontro formativo sul tema Con Fortezza: accogliere, come servi, l’invito di chi è chiamato a portare l’annuncio a tutti (Mt 22,8-10)

Abbiamo ascoltato il video con il commento di Domenico Sigalini (Assistente nazionale dell’AC) sul vangelo di Matteo.
Abbiamo visto il filmato con l’intervista a Silvia Girallucci, giornalista, scrittrice e regista, figlia di Graziano Girallucci, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1974.
Letto la testimonianza di Giovanni Bachelet che racconta come suo padre, Vittorio,quando era piccolo, gli spiegava di quale forza c’è bisogno nell’impegno quotidiano cristiano (vedi qui a fianco).
Inviati a tutti, col la necessaria fortezza di stare nel mondo senza cacciare fuori nessuno.
Abbiamo riflettuto sui tanti gesti che Papa Francesco, in questo inizio del suo pontificato, ci sta lasciano riguardo all’apertura che dobbiamo avere verso il prossimo che ogni giorno incontriamo.
Toccante il brano di Rigoni Stern.
Vi sono dei soldati russi, là. Dei prigionieri ? No. Sono armati. Con la stella rossa sul berretto ! Io ho in mano il fucile. Li guardo impietrito. Essi stanno mangiando intorno alla tavola. Prendono il cibo con il cucchiaio di  legno da una zuppiera comune. E mi guardano con i cucchiai sospesi a mezz’aria. - Mnié khocestsia iestj, - dico. Vi sono anche delle donne: una prende un piatto e me lo porge. Io faccio un passo in avanti. Mi metto il fucile in spalla e mangio. Il tempo non esiste più. I soldati russi mi guardano. Le donne mi guardano. I bambini mi guardano. Nessuno fiata. C’è solo il rumore del mio cucchiaio nel piatto. <…> Così è successo questo fatto. Ora non lo trovo affatto strano, a pensarvi, ma naturale di quella naturalezza che una volta dev’esserci stata tra gli uomini. <…> Era una cosa molto semplice. Anche i russi erano come me, lo sentivo. In quell’isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un’armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di molto di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l’uno per l’altro. Una volta tanto le circostanze avevano portato gli uomini a saper restare uomini.
   dal Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern - 1953
Casella di testo: 23 novembre 2013 - Assemblea interparrocchiale e decanale

Sabato ci siamo trovati per svolgere l’assemblea interparrocchiale e decanale per il rinnovo delle responsabilità per il triennio 2014 -2017 e per discutere e commentare le tesi della prossima Assemblea ordinaria diocesana del 16 febbraio.
All’incontro ha partecipato anche Valentina Soncini presidente dell’associazione.

Una sintesi della discussione è disponibile nel Resoconto dell’Assemblea con i nostri contributi per la prossima Assemblea Diocesana.
Rettangolo ad angolo ripiegato: Sappiamo tutti che un giorno ci toccherà di morire. Ma la morte, in realtà, è una dimensione quotidiana. Come diceva mio padre, la morte piccola, quotidiana, grigia. Di quello che ti dà sempre una pestata sul piede e tu non gliela ridai.
Quando mi preparavo alla prima comunione, ed ero preoccupato dei martiri, mio padre mi disse che in quei momenti lo Spirito Santo un aiuto lo dà. «Pensa, invece - continuava - avere vicino per anni e anni persone che ogni giorno ti danno una “bottarella” e tu non la restituisci. Lì veramente ci vuole fede e non per l’atto eroico di un momento».
In un certo senso il passaggio terribile della morte violenta di mio padre è un paradigma utile per capire questa lezione più importante di mio padre: sì, se capita si può fa pure l’atto eroico, però la vera sfida cristiana, in fondo in fondo, è la vita di tutti i giorni.
   Giovanni Bachelet
Casella di testo: 13 febbraio 2014 - Incontro formativo sul tema Con Giustizia: rivestirci dell’abito della fede, attraverso la pratica della giustizia (Mt 22,11-12)

Questi sono alcuni appunti usati durante l’incontro.

E’ molto probabile che il tema della Giustizia abbia avuto nel corso dei secoli una diversa interpretazione. La nostra quotidianità di laici ci vede impegnati su due fronti:
la giustizia storica, ordinaria, <…>
la giustizia in senso cristiano <…>

da Carlo Maria Martini:

<…> Riprendiamo la prima parte del versetto lucano per chiederci: che cosa significa dare al prossimo ciò che gli è dovuto? quali gli ostacoli, i mezzi, lo stile? Abbiamo davanti un campo immenso, perché la giustizia tra gli uomini giunge a coprire tutte le nostre relazioni sociali. Chi è il prossimo di cui sono tenuto a rispettare i diritti? a chi debbo giustizia?
Evidenzio quattro cerchi concentrici, cominciando dal più ristretto. <…>

Per leggere la versione completa degli appunti clicca qui

16 febbraio 2014 - XV Assemblea Ordinaria Diocesana: fotogallery

 

Qui di seguito un estratto un estratto dell’intervento di Valentina Soncini, presidente uscente.

 

Direi che l’AC non solo è un cammino di spiritualità laicale per vivere il proprio cammino verso la santità grazie a una formazione continua che radica in Cristo e nella storia, ma è anche una singolare ministerialità laicale, detto con linguaggio antico, perché insieme espressione della comunione ecclesiale e a servizio della stessa, cioè della cura dell’insieme, dei legami tra preti e laici, tra carismi, tra Vescovo e credenti, tra Chiesa e mondo.

L’AC ha custodito questa cura per ciò che è di tutti grazie a uno stile povero e può continuare a farlo in futuro se persevera in questo. Esemplifico: l’AC chiede un’adesione senza dare niente in cambio : non posizioni, non ruoli, non esperienze particolari ma “solo” obbedienza creativa e liberamente scelta al Vescovo; non ha un progetto suo, ma concorre a realizzare quello del Vescovo e quando in questo riesce le sue iniziative diventano quelle della parrocchia o della Diocesi e non sono più sue; non ha preghiere sue: prega con quelle della liturgia di tutti; non definisce il suo presidente, ma vi giunge con il concorso della decisione gerarchica; non ha un fondatore o un leader ma si riorganizza ogni volta a partire dallo Statuto.

Proprio in questa ordinarietà del battezzato l’AC aiuta ad abitare la normalità della vita quotidiana laicale e della vita ecclesiale parrocchiale in un‘ottica universale, li rende luoghi accessibile a tutti, senza barriere e concorre a rendere la Chiesa casa di tutti con capacità creativa nel rilanciare sempre l’attenzione di tutta la comunità verso nuovi poveri (migranti, bambini, adulti giovani, coppie in crisi, cercatori di Dio,...).

Un’AC con questi tratti è capace di essere un corpo intermedio affidabile, strumento capace di affondare le radici nella realtà locale e insieme aperta all’universale, abbastanza povera di cose sue per curarsi di quelle di tutti, per questo capace di edificare la Chiesa locale e diocesana.

29 maggio — Proiezione del film Io sono Li

Un film di Andrea Segre.   (clicca qui per leggere la locandina)

 

Ci ha aiutato nella lettura e commento del film il critico cinematografico Auro Berardini.

 

E’ intervenuta Meri della Caritas illustrandoci brevemente la storia della immigrazione in Italia di persone provenienti dalla Cina.

Volantino con il programma dei 4 incontri di Lectio Divina sul Libro di Giona, tenuti nei venerdì di Quaresima, da don Norberto Donghi

Venerdì di Quaresima - Lectio Divina sul Libro di Giona

 

Come in tanti decanati della Diocesi,anche nel Decanato Città studi è stata proposta la Lectio Divina sul Libro di Giona (clicca qui o sull’immagine per leggere il volantino.

 

Le meditazioni sono state tenute da don Norberto Donghi che in modo chiaro e convincente ci ha spiegato il Libro e proposto interessanti spunti di meditazione e di … “azione”.

Griglia di testata

Azione Cattolica

 

 

Parrocchia Ss.Mm. Nereo e Achilleo Decanato Città Studi Milano

 

IL LIBRO DEGLI ANNALI

Data

Iniziativa

24 ott

Introduzione alla lectio divina sul libro del profeta Giona

14 nov

Incontro sulle Tesi Assembleari

23 nov

Assemblea decanale per il rinnovo delle responsabilità

Ha partecipato Valentina Soncini, presidente diocesana

16 gen

Incontro formativo sul tema Con Fortezza: accogliere, come servi, l’invito di chi è chiamato a portare l’annuncio a tutti (Mt 22,8-10) - clicca qui per leggere il volantino

13 feb

Incontro formativo sul tema Con Giustizia: rivestirci dell’abito della fede, attraverso la pratica della giustizia (Mt 22,11-12) - clicca qui per leggere il volantino

16 feb

XV assemblea ordinaria dal titolo: Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere

Venerdì di Quaresima

Ho un popolo numeroso in città, lectio divina sul libro del profeta Giona

29 mag

Film Io sono Li di Andrea Segre